Emanuele Filiberto di Savoia presenta “Royal Protocol”
- Redazione Enciclopedia Nobiliare Italiana

- 10 nov
- Tempo di lettura: 3 min
Genealogia, araldica e diritto nobiliare nell’era della blockchain
Durante l’ultima edizione del Galà della Nobiltà, evento che riunisce studiosi, rappresentanti di antiche casate e appassionati di genealogia, il Principe Emanuele Filiberto di Savoia ha inviato un videomessaggio di saluto e riflessione in cui ha presentato il progetto Royal Protocol — una nuova iniziativa dedicata alla tutela e alla valorizzazione delle famiglie storiche italiane attraverso strumenti digitali di ultima generazione.
Il progetto Royal Protocol di SAR il Principe Emanuele Filiberto di Savoia rappresenta una nuova frontiera nella valorizzazione genealogica e araldica italiana, coniugando memoria storica e tecnologia blockchain.
"Mi spiace sinceramente di non poter essere con voi questa sera in un’occasione così significativa come il Galà della Nobiltà,” ha esordito il Principe, “ma desidero presentarvi un progetto a cui tengo moltissimo: Royal Protocol, da me ideato e voluto, che rappresenta una vera innovazione nel campo della genealogia, dell’araldica, del diritto nobiliare e degli ordini cavallereschi."
Royal Protocol Emanuele Filiberto di Savoia: tra tradizione e innovazione
Il progetto, accessibile attraverso il sito www.royalprotocol.org, si fonda sull’utilizzo delle tecnologie blockchain per garantire la tracciabilità e l’inalterabilità delle certificazioni genealogiche e araldiche, offrendo così — secondo le parole del Principe — “un sistema scientifico e sicuro a tutela di chi desidera preservare e valorizzare la propria identità e storia familiare”.
L’iniziativa nasce dalla volontà di rispondere a una mancanza storica: dal 1948, infatti, lo Stato italiano non riconosce più ufficialmente titoli nobiliari, aprendo lo spazio a interpretazioni e abusi privati. “Negli ultimi decenni,” ha ricordato Emanuele Filiberto, “molti soggetti, senza legittimità o competenza, si sono arrogati il potere di riconoscere o concedere onori, ingannando persone in buona fede.”
La prerogativa regia e il richiamo all’Ordinamento Nobiliare del 1943
Il discorso del Principe ha assunto toni di forte richiamo storico e giuridico. Egli ha infatti ricordato come, secondo l’Ordinamento dello Stato Nobiliare Italiano del 1943, “Sua Maestà il Re era l’unico titolare della sovrana prerogativa di concedere, riconoscere, rinnovare o revocare titoli, predicati, qualifiche e stemmi”.
Come erede morale e incorporio di mio nonno, Sua Maestà Umberto II, sento il dovere di amministrare questa eredità con serietà, responsabilità e rigore.
Un progetto con finalità culturali e civili
Oltre all’aspetto giuridico e genealogico, Royal Protocol intende “restituire valore alle famiglie storiche italiane che, con il loro impegno, hanno contribuito alla grandezza morale, culturale e civile dell’Italia”.
Il progetto coinvolge esperti qualificati nei settori della genealogia, dell’araldica e del diritto nobiliare, e si propone anche di integrare le norme del Regno d’Italia con il diritto civile contemporaneo e i principi delle comunità europee.
Particolare attenzione è riservata anche agli ordini cavallereschi: accanto a quelli della Casa Savoia, Royal Protocol farà riferimento agli ordini preunitari riconosciuti dalla legge 3 marzo 1951 n. 178 e al registro internazionale dell’International Commission for Orders of Chivalry (ICOC).
Blockchain e memoria storica
Al centro del progetto vi è la volontà di unire rigore scientifico e innovazione tecnologica. L’utilizzo della blockchain mira a creare un archivio genealogico e araldico certificato, trasparente e verificabile, riducendo il rischio di falsificazioni e di usi impropri dei simboli nobiliari.
Lo scopo, come sottolineato dal Principe, “oltre a ristabilire chiarezza e verità, è profondamente civile e culturale”: una parte dei proventi dell’iniziativa sarà infatti destinata “alla salvaguardia dei monumenti italiani in rovina, quei tesori della nostra storia che rischiano di andare perduti per sempre.”
Un ponte tra passato e futuro
Con Royal Protocol, la Casa Savoia propone dunque una sintesi fra eredità storica e tecnologie del XXI secolo, ponendo al centro il valore della memoria familiare come parte integrante della cultura nazionale.
Con la tutela e la valorizzazione delle famiglie storiche italiane, possiamo contribuire insieme a far rinascere la memoria, la dignità e la bellezza del nostro Paese.
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