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Famiglia

Morosini

Stemma della famiglia Morosini
Arma: D'oro, alla banda d'azzurro

Origini

 

La famiglia Morosini, una delle casate più antiche e prestigiose del patriziato veneziano, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della Serenissima Repubblica di Venezia. Le sue origini risalgono ai primi secoli dell’era cristiana, periodo in cui Venezia stava emergendo come una potenza marittima e commerciale. Già nell’VIII secolo, i Morosini si distinguevano per il loro impegno nella vita pubblica e nelle attività mercantili, guadagnando un posto di rilievo nel Maggior Consiglio con la Serrata del 1297, che sancì la chiusura dell’aristocrazia veneziana.

Il contributo alla Serenissima

 

Durante i secoli, i Morosini si affermarono come protagonisti della politica veneziana, ricoprendo le più alte cariche dello Stato. Ben quattro furono i dogi appartenenti alla famiglia: Domenico Morosini, che resse la Repubblica dal 1148 al 1156, distinguendosi per le sue abilità diplomatiche e militari, portò alla conquista di Corfù e alla pacificazione dell’Istria. Marino Morosini, eletto doge nel 1249, governò in un periodo di stabilità economica e politica. Michele Morosini, sebbene il suo dogado nel 1382 fosse brevissimo a causa della peste, resta una figura emblematica del patriziato veneziano. Il più celebre di tutti fu senza dubbio Francesco Morosini, doge dal 1688 al 1694, il cui soprannome "Peloponnesiaco" testimonia le sue straordinarie vittorie contro l’Impero Ottomano durante la guerra di Morea. Le sue gesta rafforzarono il prestigio di Venezia nel Mediterraneo orientale e sono tuttora celebrate come esempio di virtù militari e strategiche.

 

La presenza dei Morosini nelle istituzioni della Serenissima non si limitava alla figura del doge. Numerosi membri della famiglia ricoprirono incarichi di grande rilievo come procuratori di San Marco, ambasciatori e comandanti navali, contribuendo al consolidamento del dominio veneziano sul Mediterraneo. Le loro alleanze matrimoniali con altre casate di prestigio consolidarono ulteriormente la loro influenza, mentre le imprese militari e diplomatiche rafforzarono la reputazione internazionale di Venezia.

Francesco Morosini

Francesco Morosini

(Venezia, 26 febbraio 1619 – Nauplia, 6 gennaio 1694), 108º doge della Repubblica di Venezia dal 3 aprile 1688 fino alla sua morte.

Le donne della famiglia

 

Anche le donne della famiglia Morosini hanno giocato un ruolo significativo nella storia della Repubblica. Morosina Morosini, consorte del doge Marino Grimani, è ricordata per la sua generosità e il mecenatismo che si tradussero nel restauro di numerose chiese e conventi a Venezia. Tomasina Morosini, che sposò Stefano V d’Ungheria, divenne regina e madre di Andrea III, ultimo sovrano della dinastia Arpád, contribuendo al legame tra Venezia e il regno d’Ungheria.

 

Le donne della famiglia si distinsero anche per il loro ruolo nella vita culturale e religiosa della Serenissima. Marina Morosini, madre superiora del convento di Santa Maria degli Angeli a Murano, fu una figura di spicco nella vita monastica veneziana e si dice che abbia avuto un rapporto particolare con Giacomo Casanova, che celebrò la sua bellezza e il suo spirito indipendente nelle sue memorie.

Religione e cultura

 

La famiglia esercitò una forte influenza anche in ambito religioso, con numerosi membri che raggiunsero le più alte dignità ecclesiastiche. Pietro Morosini fu cardinale e legato pontificio in Sicilia, mentre Gianfrancesco Morosini ricoprì il ruolo di patriarca di Venezia. Anche il panorama culturale veneziano beneficiò del contributo della famiglia. Andrea Morosini, storico e uomo politico, è celebre per la sua "Historia Veneta", opera che narra le vicende della Repubblica fino al 1615. Marieta Morosina Priuli, musicista e compositrice, arricchì il panorama artistico dell’epoca con le sue opere.

La famiglia patrocinò numerosi artisti e intellettuali, sostenendo lo sviluppo dell’arte e della cultura veneziana. Il loro contributo spaziò dalla pittura alla letteratura, passando per la musica e l’architettura, lasciando un’eredità duratura nei palazzi e nelle collezioni d’arte della città.

Il patrimonio architettonico

 

Il prestigio della famiglia si riflette anche nei suoi splendidi palazzi e ville. Tra i più noti vi sono il Palazzo Morosini a San Polo e la Villa Morosini a Mirano, testimonianze di un’epoca in cui l’architettura rappresentava il potere e l’eleganza del patriziato veneziano. I Morosini furono inoltre generosi benefattori, finanziando la costruzione e il restauro di edifici religiosi, tra cui il monastero dei Certosini, lasciando un’eredità visibile ancora oggi.

A Padova, la famiglia mantenne legami significativi attraverso proprietà e incarichi pubblici. Giovanni Morosini, ad esempio, acquistò nel 1680 un palazzo nella contrà di San Massimo, che ospitò un celebre orto botanico privato, simbolo del legame tra cultura e scienza promosso dalla famiglia.

Declino e memoria

 

Con la caduta della Repubblica di Venezia nel 1797, anche i Morosini conobbero un progressivo declino, condividendo il destino di molte altre nobili famiglie veneziane. Tuttavia, il loro nome rimane indissolubilmente legato alla grandezza e alla tradizione della Serenissima. Palazzi, documenti storici e opere d’arte continuano a testimoniare la rilevanza di questa famiglia nella storia di Venezia.

Secondo le fonti ufficiali e gli archivi, alcuni rami storici, come quello "di Santo Stefano", "di San Tomà", "dei Santi Giovanni e Paolo" e "di San Polo sul Ponte", risultano estinti. Tuttavia, i rami "di San Polo", "in Canonica" e "dei Santi Apostoli" sono tuttora esistenti. Non risultano secondo documentazioni e fonti autorevoli ulteriori rami collegati a questa famiglia e archivi storici nati nel XIX secolo.

Francesco Morosini combatte i Turchi 1660-1730 Venezia

Considerazioni genealogiche

 

I Morosini rappresentano un esempio fulgido di come una famiglia patrizia abbia contribuito a plasmare la storia politica, militare e culturale di Venezia. Il loro lascito continua a suscitare ammirazione e interesse, offrendo uno spaccato unico della vita nella Serenissima attraverso i secoli.

 

Oggi, il nome Morosini è sinonimo di tradizione, potere e raffinatezza culturale, incarnando l’apice del prestigio veneziano che ha attraversato i secoli, lasciando un segno indelebile nella storia europea.

Pittore veneto, Francesco Morosini combatte i Turchi 1660-1730 Venezia, Museo Correr - PH© Matteo De Fina

Fonti Primarie

Enciclopedia Treccani

  • Sezione storica e biografica relativa a Venezia e alla famiglia Morosini.
  • Voce specifica su Francesco Morosini: Treccani - Francesco Morosini.

Archivio di Stato di Venezia

  • Documenti relativi al patriziato veneziano e agli atti ufficiali dei dogi, incluse informazioni sui Morosini.

Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di Vittorio Spreti

  • Dettagliata trattazione delle famiglie nobili italiane, inclusi i Morosini.

Cronache Veneziane

  • Raccolte di cronache medievali e rinascimentali che documentano eventi e personaggi della famiglia.

Historia Veneta di Andrea Morosini

  • Opera storica scritta da Andrea Morosini che descrive eventi cruciali della storia di Venezia fino al XVII secolo.

Biblioteca Marciana di Venezia

  • Conserva manoscritti e fonti archivistiche legate alla famiglia.

 

Fonti Secondarie Autorevoli

Wikipedia (Voce: Morosini)

Comune di Venezia (Sezione Storica)

  • Documenti relativi ai palazzi e al ruolo della famiglia nella vita pubblica.

Villamorosini.it

  • Approfondimenti su Francesco Morosini e le sue imprese militari: Villamorosini.

Istrapedia

Histouring

Il Gazzettino (articolo storico)

  • Riferimenti alla famiglia in relazione al monastero dei Certosini e al patriarcato di Venezia.

 

Altre Fonti Utili

  • Siti istituzionali e accademici come il San - Sistema Archivistico Nazionale e il Catalogo Generale dei Beni Culturali, che riportano informazioni su beni e documenti collegati ai Morosini.

Famiglia Morosini

Francesco Morosini

Archivio Morosini

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